Nella mattinata di Sabato 30 dicembre 2017 alle ore 10,30 presso la sede della Fondazione Reggio Tricolore, Via Marsala 20 – Reggio Emilia, si è tenuta una iniziativa in ricordo dell’artista reggiano Nello Leonardi, in occasione del centenario della nascita.
L’evento è stato organizzato da Fondazione Reggio Tricolore e l’Associazione Reggio Diritti e Libertà.
Nello Leonardi ha intrecciato la sua ricerca e la sua opera con la storia politica e sociale del movimento operario reggiano, tramandandoci nelle sue opere non solo luoghi di lavoro scomparsi – come il gasometro e la fabbrica di guano, la fornace e i cancelli della Lomabardini – ma anche gli operai in tuta, i braccianti che marciano alla conquista della terra o negli scioperi “a rovescio”.
Ne hanno ricordato l’impegno artistico, culturale e sociale:
Nando Rinaldi, Presidente dell’Associazione Reggio Diritti e Libertà
Sandro Parmiggiani, critico d’arte
Sandro Ferrari, già dirigente dell’Istituto Chierici
Angelo Mazzieri, ex sindacalista CGIL amico del pittore
Presiede Dumas Iori, Presidente Fondazione Reggio Tricolore
Nell’occasione sono state esposte alcune opere di Nello Leonardi
Scarica l’invito all’iniziativa
Breve biografia dell’artista
Leonardi Nello. Reggio Emilia, 1917. Pittore, disegnatore, incisore. Allievo di Guidi e Morandi all’Accademia di Belle Arti di Bologna, ha in seguito insegnato ininterrottamente per trent’anni, dal 1945 al 1975, alla scuola di disegno Chierici di Reggio Emilia. Ha esposto per la prima volta nel ‘48 a Bologna, alla Mostra Interprovinciale d’Arte dell’Emilia Romagna; tiene la sua prima personale nel 1958 a Reggio Emilia. In seguito, partecipa a numerose altre esposizioni. Il Comune di Reggio Emilia gli dedica un’importante antologica nel 1985. Nel 1950-1951, insieme a Zancanaro, Mucchi, Guttuso, Treccani, Mazzacurati e Levi, si espone in prima persona nelle lotte degli operai delle Officine Reggiane, eseguendo su questo soggetto una serie di dipinti e di serigrafie. All’inizio degli anni Quaranta il suo è uno stile realista, salvo poi avvicinarsi, alla fine dei Cinquanta, all’Informale. Nella sua produzione successiva Leonardi si configura come autentico pittore “naturalista”, che trova la sua ispirazione nel mondo contadino e fa del rapporto privilegiato con la natura la tematica centrale della propria produzione.